Operare per rendere più sicuro un ambiente di lavoro significa, fra le altre cose:
- formare il personale insinuando in ogni addetto ed operatore una vera e profonda cultura della sicurezza, capace di sensibilizzare alla prevenzione prima ancora che alla protezione di se stessi e degli altri.
- utilizzare strumenti e sistemi di monitoraggio e controllo capaci di individuare in tempo reale, se non con lieve anticipo, comportamenti devianti dalle procedure previste e restituire “alert” visivi, sonori o di altro tipo che consentano all’operatore in azione di correggere il proprio comportamento.
Per entrambi gli assi di intervento, le nuove tecnologie oggi consentono di ottenere risultati mai immaginati prima, rendendo decisamente più efficace il lavoro di ogni RSPP e di chiunque in azienda, dalla Direzione ai Responsabili HR, desideri operare per la massima tutela e garanzia dei propri dipendenti.
Distrazioni, troppa esperienza, indici di confidenza elevati, resistenze psicologiche, sono solo alcuni dei fattori che rendono infatti, ancora oggi e dopo tanta “storia” in materia di sicurezza sul lavoro, non sempre completamente efficaci gli interventi formativi.
Dopo anni di studio sperimentale ed esperienza sul campo, la Safeel, in collaborazione con Enti di Ricerca e Istituti di Psicologia di fama internazionale, ha rilevato come la “sperimentazione controllata (e guidata) dell’incidente”, abbia un effetto positivo sull’imprinting mnemonico del discente, innalza l’indice di ricordo spontaneo sviluppando l’attenzione e richiamando alla memoria il comportamento corretto da adottare per “evitare” il rischio non appena l’operatore avvia l’attività soggetta a procedura.
Per conoscere tutte le innovazioni in materia di Sicurezza in Azienda, visita il sito della società: www.safeel.it